lunedì 10 ottobre 2016

L'ETICA PROFESSIONALE


ETICA PROFESSIONALE

Per etica professionale si intende il giusto modo di essere e la condotta corretta che ogni operatore di cucina deve adottare con i clienti, con l'azienda e con i colleghi. Il tutto per creare un ambiente di lavoro sereno, per offrire il miglior servizio possibile e per dare un immagine di qualità.

  • CURA DEL PROPRIO ASPETTO riservare particolare attenzione all'igiene personale e all'abbigliamento da lavoro che deve essere sempre pulita e ordinata.
  • PRECISIONE fare il proprio lavoro con cura ed attenzione in modo da soddisfare a pieno il cliente.
  • PUNTUALITÀ nel rispettare gli orari di lavoro per correttezza nei confronti dei colleghi e dell'azienda.
  • MOTIVAZIONE avere passione per il proprio mestiere ed essere felici e soddisfatti di ciò che si fa.
  • CURIOSITÀ il desiderio di scoprire, conoscere e sperimentare nuove cose per poter crescere professionalmente.
  • CONCENTRAZIONE: prestare molta attenzione durante il lavoro perché comportamenti superficiali, oltre a produrre risultati scadenti, può comportare rischi per la salute propria, dei clienti e dei colleghi.
  • UMILTÀ non bisogna mai pensare di non avere più nulla da imparare ed è necessario riconoscere i propri limiti e assumersi le proprie responsabilità.
  • RISPETTO conoscere e rispettare i ruoli e la professionalità dei colleghi.
  • COLLABORAZIONE lo spirito di gruppo è l'elemento più importante per una brigata. Persone poco disposte a collaborare portano a risultati scadenti.

Lo stile professionale del cuoco, cioè il suo modo di comportarsi e di proporsi, è il risultato di un’esperienza non solo pratica. Per il piacere della conoscenza e la gratificazione dei tanti, è fondamentale:
  • SAPERE: conoscere i metodi e le procedure delle preparazioni di base, otte- nuti attraverso studi specifici non solo professionalizzanti, ma anche formativi e di cultura generale; avere il desiderio di aggiornarsi, nella consapevolezza che non si finisce mai d’imparare;

  • SAPER FARE: acquisire una conoscenza non solo imitativa delle tecniche gastronomiche, ma anche una buona dose di senso critico. Questo permette l’adeguamento razionale e veloce alle diverse situazioni e agli imprevisti che il lavoro della ristorazione presenta;

  • SAPER ESSERE: è il rispetto di sé stessi, degli altri, dell’ambiente in cui si opera. Imparare a gestire i propri limiti, cercando di controllare le reazioni emotive: valorizzare le qualità migliori per uno spirito di solidarietà, tolleranza, disponibilità.


    MATTEO CASTELLITI

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