LE
COTTURE CON GRASSO
In
questa sezione tratteremo le cotture con grasso, nelle quali, a
differenza delle precedenti, gli alimenti possono essere immersi
totalmente in questo materiale oppure li si può soltanto ungere
leggermente in superficie. Le varie tipologie di cotture, in questo
caso, sono:
Sbianchire
nel grasso;
Friggere;
Saltare/cuocere
al salto;
Alla
piastra.
SBIANCHIRE
NEL GRASSO
Quella
di sbianchire nel grasso è un' operazione che si attua immergendo il
prodotto in un grasso portato alla temperatura di circa 160°C. Tale
metodo si applica bene ai vegetali con struttura compatta o molto
ricchi in fibra, usandolo soltanto, però, per alimenti che poi si
friggeranno. In ogni caso, la proporzione dell'alimento rispetto al
liquido deve essere pari a 1:5. Dopo che è stata effetuata questa
operazione, bisogna continuare la cottura a temperature più alte,
intorno a 200°C, in modo tale da evitare la penetrazione dei grassi
all'interno del alimento in frittura.
FRIGGERE
Friggere
è una cottura per immersione dell'alimento in sostanza grassa, senza
l'uso del coperchio e a temperatura costante o crescente (tra i 160 e
i 180°C ) : la si adotta nel caso di farinacei, pesci, carni, di
gran parte degli ortaggi e di alcune preparazioni dolci. La tecnica
prevede l'impiego di una sostanza grassa resistente alle alte
temperature e con un punto di fumo elevato.
PUNTO
DI FUMO:
TEMPERATURA ALLA QUALE LE SOSTANZE GRASSE INIZIANO A DECOMPORSI E QUINDI A
ESSERE NOCIVI PER L'ORGANISMO UMANO.
Durante
questa cottura si deve fare in modo di evitare la formazione della
cosiddetta "schiuma di birra", provocata dall'utilizzo di
oli esausti, che rende la frittura viscosa e inutilizzabile, come
pure occorre limitare la quantita' di acidi grassi insaturi, sostanze
che precipitano facilmente e decompongono la frittura; inoltre è
bene ricordare che alcuni oli, non sono adatti per questo tipo di
cottura. Una frittura deteriorata si riconosce,oltre che dalla
formazione di schiuma, anche dalla presenza di fumo che irrita gli
occhi e le mucose, nonchè da un colore eccessivamente scuro dei
cibi. Per preparare una frittura ottimale, invece, è consigliabile
immergere gli alimenti in piccole quantità alla volta, altrimenti la
temperatura dei grassi tenderà a diminuire e i cibi assorbiranno
troppa sostanza grassa. Inoltre, gli alimenti impanati, oppure
passati nella farina, nell'uovo o in una pastella, prima di venire
immersi nei grassi devono essere accuratamente battuti o setacciati,
in modo tale da eliminare le piccole particelle che si staccano
facilmente da essi e che rimarrebbero nella frittura, provocando
l'inquinamento della sostanza grassa. Infine, quando ormai gli
alimenti sono stati tolti dalla cottura, è bene disporli su una
carta assorbente per sgrassarli, ma senza coprirli, per evitare la
formazione di acqua di condensazione . Si tratta di un metodo di
cottura che consente di ottenere cibi morbidi all'interno e croccanti
e dorati all'esterno. Si utilizzano padelle o apposite friggitrici. I
grassi più adatti per friggere sono quelli di origine vegetale che
raggiungono punti di fumo più alti, mentre quelli di origine animale
(burro e strutto) bruciano a temperature relativamente basse. La
frittura si addice soprattutto ai prodotti di piccola e media
grandezza; gli alimenti troppo spessi, a causa del calore elevato,
rischierebbero di bruciarsi esternamente senza essere cotti
all'interno. Spesso per favorire la formazione di una croccante e
sottile crosta superficiale gli alimenti possono essere infarinati,
impanati o passati in pastella; in questo modo migliorano anche le
loro caratteristiche organolettiche. E' necessario introdurre gli
alimenti solo quando la sostanza grassa ha raggiunto la giusta
temperatura, affinché non sia eccessivamente assorbita dai cibi;
mantenere costante la temperatura del grasso senza fargli mai
raggiungere il punto di fumo; evitare di friggere gli alimenti
diversi nello stesso grasso per non mescolare odori e sapori
differenti e di salarli durante la cottura, poiché il sale farebbe
bruciare il grasso in anticipo.
SALTARE
/ CUOCERE AL SALTO
La
cottura al salto, che si effettua senza coperchio, consiste nel
riscaldare dapprima la sostanza grassa in una padella, per poi
inserirvi gli alimenti ed effettuare un movimento rotatorio continuo,
permettendo così al grasso caldo di colpire tutte le parti del
alimento. Una volta tolto l alimento dalla padella, in essa si
aggiungerà del liquido aromatico ( vino, succo di agrumi, fondi di
cucina), deglassando gli elementi nutritivi aderenti al fondo della
padella stessa; quindi si arricchirà la preparazione con grasso
crudo ( burro, olio), si filtrerà il preparato e lo si utilizzerà
come salsa di accompagnamento alla portata. Gli alimenti più adatti
a questo tipo di cottura sono i volatili in pezzi, i pesci piccoli,la
carne a tocchetti o a fettine ( scaloppine, bistecche), i tranci di
carne tenera e gli ortaggi non troppo fragili. In generale le
scaloppine, le bistecche e cosivvia verranno dorate rapidamente a una
temperatura compresa tra i 180 e i 240°C, mentre per le verdure sono
sufficienti 100-120°C. Gli strumenti da utilizzare per la cottura al
salto sono :
la
casseruola, impiegata per volatili in pezzi, ragout di carne o tuberi
di grosse pezzature;
la
padella, usata per piccoli pezzi di carne e ortaggi tagliati in
pezzatura ridotta.
La
cottura al salto degli ortaggi richiede, tuttavia, particolari
accorgimenti:
- devono essere sbianchiti, scolati e poi uniti al condimento riscaldato in padella, facendoli saltare con movimento rotatorio;
- nel burro vanno saltate soltanto le verdure sbianchite, mentre nel olio la cottura si può condurre anche senza sbianchitura;
- nel caso di cibi in fette si doreranno da ambo le parti, rigirandole con una apposita pinza.
COTTURA
ALLA PIASTRA
La
cottura alla piastra,o fry top,ha il vantaggio di non richiedere
sostanze grasse o, comunque,di averne bisogno soltanto in piccole
quantità.I materiali con cui sono prodotte queste piastre possono
essere:ghisa,acciaio oppure acciaio rivestito al cromo.Tale cottura
si svolge a temperature comprese tra 140° e 250° C ed è simile a
quella in padella,pur presentando l'inconvegnente di non poter fare
saltare i prodotti durante la cottura. Essa è adatta a
qualsiasi alimento tagliato in fette,tuttavia,la cottura alla piastra
non dà la possibilità di deglassare i sughi di cottura,quindi,di
preparare,in un secondo tempo,le salse.
Nessun commento:
Posta un commento