Passiamo
ora a trattare le cotture che sono effettuate per irraggiamento, cioè
quando il calore è trasportato da onde , rappresentate solitamente
da raggi infrarossi, cioè radiazioni caloriche emesse da un corpo
caldo. Rientrano in questa categoria:
La
cottura allo spiedo;
La
cottura alla griglia;
La
cottura in forno;
COTTURA
ALLO SPIEDO.
Il
metodo di cottura allo spiedo prevede l' esposizione dei cibi a un
forte calore irraggiato da una fonte termica che si trova a
temperatura elevata (tra 250 e 280°C), come potrebbero essere una
resistenza elettrica, il fuoco a gas o la brace di legna. Inoltre, l'
alimento cuoce quasi sempre in assenza di umidità, perchè lo spiedo
non è mai posizionato in una camera chiusa. I cibi che si adattano
meglio a questa cottura sono le carni bianche e rosse, i pesci grandi
e i volatili. La cottura allo spiedo, a differenza di quanto avviene
nel forno, è più lenta e i pezzi di alimento possono essere
rigirati in continuazione, per esporli in modo più omogeneo alla
fonte di calore. E' bene ricordare a questo proposito, che la carne,
mentre cuoce, deve essere spennellata spesso con una sostanza grassa
aromatizzata; dopodiche si allontanerà leggermente il pezzo dalla
fonte di calore, portando così la temperatura a 150 - 200°C. Quando
si cuoce allo spiedo, bisogna sempre ricordare alcuni aspetti
importanti :
- I pezzi sottili si cuociono a calore forte
- I pezzi grandi si cuociono a calore moderato
- Gli alimenti devono essere salati in modo uniforme.
COTTURA
ALLA GRIGLIA
La
cottura alla griglia, o graticola, avviene per contatto e per
irraggiamento da una fonte di calore forte, che si trova a circa
250°C e che può essere rappresentata da una resistenza elettrica,
da una sorgente di raggi infrarossi, dal fuoco a gas o dalla brace di
legna. Deriva dalla cottura alla brace, e prevede che l'alimento
venga posto direttamente su griglie. L'alimento va sistemato su una
griglia precedentemente riscaldata ad alta temperatura, intorno ai
220-250°C, affinche si generi immediatamente la reazione
di Maillard
sulla superficie esterna dell'alimento, subito dopo la fiamma deve
essere leggermente abbassata, calibrando però l'intensità del
calore in base alla dimensione e allo spessore dell' alimento. A
seconda del tipo di alimenti che si vogliono cuocere sulla
griglia, è possibile marinarli con grasso e aromi, oppure quelli più
delicati, possono essere protetti avvolgendoli in un folglio di
alluminio o di carta da forno. Nel corso della grigliatura, è
consigliabile voltare spesso l'alimento, senza pungerlo, ma
aiutandosi con una spatola, in modo tale che la maggior parte della
sua superficie venga a contatto diretto con la fonte di calore. Se si
utilizza la carbonella bisogna evitare che le sostanze grasse
sgocciolino sul fuoco, altrimenti possono incendiarsi.
GRATINARE
La
tecnica di gratinare si applica utilizzando la salamandra a
temperatura molto alta, tra i 250 e i 300 °C, e senza l'uso di
coperchio, in modo tale che gli alimenti si colorino formando
rapidamente una crosta dorata di consistenza croccante. Si prestano a
questo tipo di cottura i pesci piccoli, pezzi di carne sottili, le
verdure e le paste alimentari. Per gratinare è indispensabile almeno
disporre di una sostanza grassa come il burro,formaggio,panna.
Esistono due sistemi per gratinare ed entrambi vengono eseguiti in
tempi rapidi ed a temperature elevate il primo metodo e una vera e
propria cottura completa in quanto l'alimento viene cotto e gratinato
in un'unica soluzione. Il secondo metodo invece, e una tecnica di
rifinitura o seconda cottura che avviene fatta in salamandra,per
alimenti già cotti,ai quali da una doratura superficiale per
migliorarne le caratteristiche organolettiche. La gratinatura come
cottura completa si applica per preparazione a base di alimenti
tagliati a fette sottili. La gratinatura come finitura si addice
invece a piatti come tipo lasagne, crespelle,verdure e alcune variati
di dolci.
CUOCERE
IN FORNO
La
cottura in forno avviene in un ambiente pre riscaldato, ponendo il
cibo su una griglia, su una teglia o in uno stampo senza usare il
coperchio. La temperatura viene regolata durante il processo stesso,
alzandola o abbassandola, a seconda del alimento da cuocere. Il
calore viene trasferito agli alimenti principalmente per
irraggiamento, attraverso le pareti calde del forno, ma anche per
convezione, mediante l' aria. Le temperature sono solitamente
comprese tra 150 e 250 °C. Gli alimenti posti ad arrostire
perdono soltanto i loro grassi naturali che, fondendosi, si uniscono
ai grassi di cottura e creano vapori che ammorbidiscono la
caratteristica crosta superficiale di colore bruno. Questa tecnica di
cottura si applica principalmente a grossi tagli di carni o ad
animali interi, come nel caso di pollame, coniglio o piccola
selvaggina; é adatta inoltre a pesci interi, a patate e a poche
altre verdure. Prima della cottura gli alimenti sono sottoposti a
operazioni preliminari allo scopo di migliorarne le caratteristiche
organolettiche : vengono quindi conditi, aromatizzati o marinati. L'
arrostimento in forno si svolge in due momenti. Nella prima fase,
esguita sul fornello oppure in forno l' alimento viene rosolato per
pochi minuti a temperatura elevata per conferirgli un colore dorato.
Nella seconda fase con il completamento della cottura, la temperatura
viene abbassata per permettere la penetrazione del calore negli
strati piu profondi dell' alimento. A questo punto il prodotto può
essere bagnato con gli stessi grassi di cottura o, se non sono
sufficienti, con vini o brodi per ammorbidire le fibre e impedirne un
eccessivo essiccamento.
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